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I medici praticano l’aborto senza un consenso preliminare e le donne non sanno cosa devono aspettarsi

Il consenso informato è un requisito etico fondamentale per tutti i trattamenti sanitari, e l’aborto non fa eccezione. In effetti, il modello di erogazione dell’assistenza all’aborto attraverso cliniche autonome per la salute riproduttiva ha permesso agli operatori di sviluppare protocolli di consulenza e consenso informato più completi rispetto ad altri settori della medicina. Purtroppo, negli Stati Uniti, il processo di consenso informato è spesso inficiato dall’inclusione di informazioni non corrette dal punto di vista medico, imposte dallo stato attraverso leggi anti-abortiste. Inoltre, le agenzie anti-choice (spesso note come “centri di gravidanza in crisi”) sono note per ingannare, confondere e spaventare le donne con informazioni errate sull’aborto. In altre parole, sono i sostenitori dell’anti-choice che spesso sono colpevoli di privare le donne di un adeguato consenso informato sull’aborto, non gli operatori.

L’unica ragione per cui l’aborto è legale e le cliniche degli aborti esistono è perché sono le donne che hanno sempre richiesto e preteso l’assistenza all’aborto. Quando l’aborto è illegale, le donne cercano comunque di abortire e molte rischiano consapevolmente la propria salute e la propria vita con un aborto non sicuro. Il movimento anti-choice insulta le donne quando sostiene che non sono consenzienti con l’aborto, o che non capiscono cosa stanno facendo. La maggior parte delle donne che abortiscono hanno già almeno un figlio (il 59% negli Stati Uniti e il 55% nel Regno Unito), quindi capiscono cosa significa la gravidanza e cosa comporta un aborto.

La maggior parte delle donne che si rivolgono a una clinica per aborti ha già deciso di abortire. Altre donne possono essere incerte o ambivalenti e hanno bisogno di tempo e di discutere con persone fidate. Le cliniche abortive si avvalgono di consulenti professionali che sono a disposizione di tutte le donne. La consulenza è personalizzata per garantire che le donne siano sicure e risolute sulla loro scelta e che abbiano affrontato ogni possibile aspetto emotivo; se le donne sono incerte, vengono guidate con comprensione per aiutarle a prendere la decisione migliore per loro stesse. Molte donne che non erano sicure decideranno di non abortire dopo la consulenza. Ma quelle che lo faranno riceveranno tutte le informazioni di cui hanno bisogno sulla procedura, su ciò che accadrà e sugli effetti che potrebbe avere su di loro. Spesso le donne che vengono mandate via perché incerte tornano dopo una o due settimane per abortire.

Fonti:

The Express (UK), Rise in proportion of women who are already mothers having abortions (2017)

Guttmacher Institute, Induced Abortion in the United States (2017)

Guttmacher Institute, State Abortion Counseling Policies and Fundamental Principles of Informed Consent

National Women’s Law Centre, Crisis Pregnancy Centers

Pregnancy Options Workbook