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Solo donne egoiste ed irresponsabili ricorrono all’aborto

Questo mito è costruito sul sessismo. Le donne che decidono di non avere figli sono spesso ritratte come egoiste e menefreghiste. L’opinione comune attribuisce l’egoismo all’aborto perchè ci si aspetta che le donne si mettano in secondo piano e vogliano sempre assumere il ruolo di nutrice e madre. Il mito del sacrificio di sé fa parte di ciò che a livello sociale costituisce la femminilità: le donne sono valutate principalmente per la loro bellezza e il ruolo di madre. Ma le donne non sono agnelli sacrificali – hanno il diritto di vivere le loro vite.

Molti fattori influiscono sulla decisione di terminare una gravidanza; non si tratta di una scelta facile o immediata. Ma è generalmente una decisione responsabile perchè una donna sa quando non è pronta per prendersi cura di una creatura. Scegliere di non proseguire una gravidanza è una scelta molto materna, volta ad assicurare una migliore stabilità economica per la propria famiglia e il proprio futuro.

Tante donne che ricorrono all’aborto sono giovani o indigenti, ciò significa che probabilmente non sono pronte o non hanno le migliori condizioni per diventare genitori. Ad esempio la testimonianza di Lori: “Ho abortito appena compiuti 16 anni. Venivo da una famiglia povera e problematica, onestamente non avevo idea di come fosse facile rimanere incinta. Sapevo che portare un bambino nel mondo dove stavo vivendo non sarebbe stato giusto. Il bambino sarebbe cresciuto povero e gli avrei dato una famiglia disfunzionale proprio come quella da cui provenivo e avremmo avuto poche speranze per il futuro. Mi sento che ho preso la miglior decisione che una madre possa prendere per un bambino.”

La decisione di se, quando e come avere un bambino è completamente vostra.

Fonti:

Everydayfeminism.com – 6 Miti dell’aborto che dobbiamo mettere a riposo una volta per tutte