La retorica sull’aborto è fortemente legata al genere. Spesso non viene riconosciuto che le pazienti che abortiscono non sono esclusivamente donne cis (donne nate donne).
Ci sono molti uomini transgender che a volte hanno bisogno di accedere all’aborto e ad altre cure riproduttive correlate. Ci sono anche molte persone trans che non rientrano nel binario di genere ma hanno comunque bisogno di abortire, ovvero persone che non si identificano né come maschio né come femmina, o forse come un terzo genere. Il fatto che l’aborto sia così spesso inquadrato dal punto di vista di una donna significa che coloro che sono emarginati in altri modi non vengono ascoltati e le loro storie non sono viste come importanti.
Gli attivisti per i diritti riproduttivi e gli operatori sanitari hanno tradizionalmente discriminato le persone transgender attraverso l’esclusione e la mancanza di un loro riconoscimento. Dobbiamo stare dalla parte delle persone transgender. Ciò non significa cancellare le donne cisgender dal nostro linguaggio, ma includere le persone transgender nelle nostre discussioni, riconoscendo i loro bisogni unici (e ugualmente simili) e assicurando che ricevano la cura e il rispetto che meritano.
Fonti:
everydayfeminism.com – 6 Abortion Myths We Need to Put to Rest Once and For All (2014)
Abortion Rights Coalition of Canada – Transgender Inclusivity (2015)