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L’adozione e’ meglio dell’aborto

Per molte donne la scelta di abortire è legata al non voler essere incinta, partorire o dare in adozione il proprio figlio. In uno studio australiano (“Noi donne decidiamo“) le donne che hanno rinunciato al proprio bambino o bambina per darlo in adozione raccontano il loro dolore e le difficoltà emotive incontrate dopo la loro decisione. Diversamente, sono molte le donne che abortiscono volontariamente e che non se ne pentono.

Dal momento che il percorso per l’adozione è difficile da intraprendere, solo una minima percentuale di donne sceglie questa soluzione (in America del Nord solo il 2%). Molte donne oggi scelgono l’aborto o diventano madri single, ed è semplicemente irrealistico aspettarsi che questo cambi. Sarebbe sbagliato obbligare le donne a partorire per poi dare i propri figli in adozione, e non è lo scopo delle donne quello di fornire bambini alle coppie sterili. Inoltre il “mercato” dei nuovi nati, soprattutto quelli bianchi e sani, rende i neonati dei beni di consumo e perpetua la disuguaglianza e la povertà dei bambini più grandi che nessuno vuole.

Ogni bambino dovrebbe essere desiderato. Negli Stati Uniti ci sono circa 400,000 bambini nel sistema per l’adozione che provengono da condizioni di abuso o incuranza. Mentre più della metà di loro rientrerà nel proprio contesto familiare, gli altri rimarranno nel sistema per l’adozione. Ogni anno più di 20,000 bambini crescono all’interno del sistema senza essere adottati. Ci sono al momento circa 10,000 bambini che aspettano di essere adottati. Quindi, mentre gli antiabortisti dichiarano che la risposta è l’adozione, la realtà dice che i bambini spesso sono vittima di abusi, abbandonati e trascurati perchè nessuno si prenderà cura di loro. Durante il cosiddetto “esperimento sociale” di divieto d’aborto in Romania, tra il 1965 e il 1989, decine di migliaia di bambini non desiderati furono abbandonati negli orfanotrofi, dove vennero trascurati malamente e alcuni finirono per vivere per strada. Il paese non si è ancora ripreso da questo disastro sociale, che ha traumatizzato un’intera generazione.

Bambini indesiderati
desiderati che mostra come le loro prospettive siano nettamente inferiori rispetto a quelle dei bambini voluti dai propri genitori. Ad esempio il ricercatore H. P. David ha svolto, insieme ad altri, dei lavori importanti, tra i quali:
David HP. et al. “Nati indesiderati. Effetti dell’aborto negato sullo sviluppo del prodotto del concepimento“, Springer, 1988 o
David, H. P., Dytrych, Z., & Matejcek, Z.  “Nati indesiderati. Osservazioni sullo studio di Praga/a>”. American Psychologist, 58: 224-229, 2003

Di recente, lo studio Turnaway (Stati Uniti) ha rilevato che molte donne a cui era stato negato il diritto all’aborto erano preoccupate per i bambini che avevano messo al mondo contro la propria volontà. (Lo studio si è concentrato sugli effetti di queste preoccupazioni, e ha rivelato che dal punto di vista dello sviluppo i figli di queste donne ottenevano un punteggio inferiore rispetto ai bambini di donne che in passato avevano potuto scegliere di abortire.)

Fonti:

South Australia Health, Myths and Facts About Abortion

Abortion Rights Coalition of Canada, Why Few Women Choose Adoption (2017)

PBS fact sheet on adoption: “Off and Running”

LA Times, Cory L. Richards, The Adoption vs. Abortion Myth

Adopt U.S. Kids – Meet the Children

National Public Radio, For Romania’s Orphans, Adoption Is Still A Rarity (2012)

Children of the Decree, documentary film on Romain’s orphans (2005)